#business_name#
Esplora il tuo Infinito Potenziale oltre il tempo e lo spazio…
La vera Felicità consiste nell' imparare a vivere in armonia con la propria Essenza e con le Leggi Naturali dell' Esistenza
COSTELLAZIONI FAMILIARI CRISTALLINE
Il Campo energetico Umano
Oggi sappiamo che il corpo umano non si riduce al solo corpo fisico ma si estende oltre il limite della pelle, in un campo elettromagnetico, un corpo aurico o aura, che interagisce con l’Energia Universale, e che comprende anche tutti gli aspetti mentali ed emotivi.
I disturbi psicofisici sono l’aspetto visibile di uno squilibrio energetico delle funzioni interiori dell’uomo, anche in relazione con l’ambiente.
È quindi soprattutto sulla struttura energetica umana e sulle interconnessioni tra questa e l’ambiente, che occorre intervenire per debellare il malessere.
Le pietre usate nella cristalloterapia, grazie alle loro caratteristiche uniche ed il loro potere energetico, hanno importanti funzioni che riescono a riequilibrare le energie del corpo umano.
L’Energia delle Pietre
La potenza energetica della pietra dipende da come si è formata, pur essendo sempre un prodotto della Madre Terra.
La pietra è un composto di origine naturale che si presenta allo stato solido cristallino e può essersi originata dalla cristallizzazione di minerali e gas magmatici che si sono condensati per raffreddamento (energia vulcanica) oppure può derivare dalla decomposizione di rocce oppure ancora per la mutabilità di una roccia.
Le pietre quindi posseggono una propria potente vibrazione energetica, la quale influenza tutti i campi di energia con cui le pietre entrano in relazione, amplificandoli o riducendoli d’intensità.
I colori delle pietre, la loro struttura interna (il sistema cristallino secondo la mineralogia) e la classe cui appartengono, gli elementi chimici di cui è fatto, sono elementi che caratterizzano la loro specifica vibrazione e le proprietà di essa. La struttura del cristallo , o reticolo cristallino, dipende da come gli elementi chimici che compongono la pietra sono legati tra loro e disposti nello spazio.
Esso rappresenta la struttura morfologica del cristallo: in natura esistono solo 7 possibili strutture geometriche nelle quali si possa formare il reticolo cristallino.
Questo perché gli atomi tendono a disporsi nello spazio in strutture regolari al fine di occupare il minore spazio possibile ed avere la massima interazione di legame.
Quindi per ogni situazione, evento, persona, animale o pianta su cui si vuole agire tramite la cristalloterapia, esistono una o più pietre specifiche che supportano il riequilibrio energetico in quel contesto.
La scelta delle pietre non è quindi casuale.
Per gli esseri umani o gli animali ad esempio, ad ogni chakra corrisponde uno o più cristalli che vibrano alla medesima frequenza.
Il cristallo apporta la propria energia, in una situazione di scambio in dare/avere.
Per cui è fondamentale conoscere ogni cristallo e le proprietà che possiede al fine di poterlo utilizzare correttamente.
Le Costellazioni Familiari Sistemiche
Le costellazioni familiari sistemiche sono una tecnica di analisi e comprensione delle dinamiche famigliari, messa a punto nel 1980 dallo psicologo tedesco Bert Hellinger, studioso di teologia e pedagogia, sviluppatasi nell'ambito della psicologia sistemica.
Questa tecnica permette di accedere attraverso i "movimenti dei rappresentanti" a un "Campo Familiare Informato" che, al di là del tempo, continua a mantenere intatti tutti gli avvenimenti accaduti in una determinata famiglia. Tutto ciò che esiste ed è accaduto, resta infatti come registrato in quello che l' attuale fisica quantistica chiama Campo Morfogenetico ( campo delle genesi delle forme).
Rupert Sheldrake, biologo e saggista britannico, nei suoi scritti "A New Science of Life "(1981) e "The Presence of the Past" (1988), elabora la teoria dei campi morfogenetici. Sheldrake si pone il problema di prevedere il comportamento di un aggregato (un sistema, un organismo complesso composto da più parti) sulla base dei comportamenti dei suoi singoli elementi. Prendendo come riferimento il volo degli stormi di uccelli, o la formazione dei cristalli, fino a considerare le molecole proteiche del corpo umano o la formazione di cellule diverse a partire da un’unica cellula e da un unico dna, Sheldrake individua la presenza di una forza invisibile presente nel sistema ma non identificata con uno dei suoi componenti, bensì col sistema stesso. Inoltre questo campo morfico , responsabile dell’organizzazione, della struttura e della forma del sistema, avrebbe una sua memoria, determinata – questa sì – dal contributo di ciascun membro.
In linea con l'attuale fisica quantistica, che parla di campi quantici universali interconnessi, dell’entanglement (ovvero sulla permanenza di una relazione istantanea oltre lo spazio ed il tempo, tra due elementi inizialmente collegati e poi posti a distanza), Sheldrake elabora tre principi base dell’ipotesi della causalità formativa:
I campi morfogenetici sono un nuovo tipo di campo che fino ad ora non è stato riconosciuto dalla fisica: non potranno mai essere realmente compresi attraverso le concezioni meccanicistiche classiche, ma richiedono concetti assolutamente nuovi di fisica quantistica.
Così come gli organismi alla cui formazione presiedono, questi campi si evolvono. Hanno una loro storia e, grazie a un processo chiamato risonanza morfica, contengono in sé una memoria. Ogni individuo facente parte di una specie, attinge alla memoria collettiva della specie e si sintonizza con i suoi membri passati, a sua volta contribuendo all’ulteriore sviluppo della memoria della specie stessa.
Fanno parte di una famiglia più vasta di campi, detti campi morfici: così come i campi già noti dalla fisica, essi sono memorie di influenza all’interno dello spazio-tempo, localizzati dentro ed intorno ai sistemi che organizzano e strutturano con le loro informazioni. Essi presiedono e organizzano i sistemi, ponendo ordine al caos e all’indeterminismo. Inoltre comprendono in sé e connettono le varie parti del sistema o dei sistemi che organizzano.
La funzione basilare dei campi morfici è quella di imporre un ordine all’indeterminismo dei sistemi che presiedono: essi lavorano a livello subatomico, agendo come restrizioni programmate e schematizzate sulla moltitudine di eventi probabili. I campi morfici guidano i sistemi verso obiettivi specifici, che rappresentano i limiti verso i quali un sistema dinamico viene attratto (quelli che Renè Thom nella sua teoria del caos e delle catastrofi chiama “attrattori“).
La teoria delle Costellazioni Familiari di Bert Hellinger si basa sul fatto che i campi morfici del sistema famigliare siano collegati all’inconscio individuale: ciascuno di noi è collegato al campo morfico del pianeta, della specie umana, della popolazione territoriale, della propria identità nazionale, fino al campo morfico della propria famiglia di origine. Questi campi si sono creati nel corso degli anni (e dei secoli) in seguito agli eventi che sono capitati ai nostri antenati ed in base alle loro scelte di vita; allo stesso modo possono aver determinato a loro volta alcuni passaggi della nostra storia familiare e continuare a incidere nella nostra vita personale, in un circolo vizioso che solo la consapevolezza può spezzare.
Di fatto quindi, nelle nostre interazioni e relazioni sociali, oltre al nostro stato di coscienza, è in azione anche il nostro campo morfico: ci portiamo sempre dietro (o meglio, dentro), le informazioni e le istruzioni comportamentali radicate nella nostra famiglia.
Nelle costellazioni familiari avviene che la persona su cui si lavora, mettendosi al centro dell’attenzione del gruppo, apre il suo campo morfogenetico all’interpretazione delle persone che agiscono come rappresentanti. Questi ultimi percepiscono in modo sottile le informazioni stratificate nell’inconscio familiare: agiscono spontaneamente, ma sono mossi dalle istruzioni presenti nel campo morfogenetico, che realmente e concretamente (ovvero fenomenologicamente) “dà forma” a una rappresentazione.
In psicologia l’approccio sistemico si occupa di esplorare quella dimensione della coscienza in cui ogni fenomeno è parte di un sistema a cui è interconnesso e da cui dipende. Come esseri umani non siamo isolati in una identità psico-fisica, ma siamo parte di una serie di ulteriori sistemi via via più ampi e complessi, quali la famiglia, la nazione, il continente, il pianeta, la storia, lo spazio e il tempo in cui si muove la nostra vita. Non a caso si utilizza il termine di ecosistema per indicare l’intima connessione tra l’ambiente e l’insieme degli esseri viventi che lo abitano con reciproche influenze. All’interno del corpo umano si trovano poi vari organi, apparati e sistemi (il sistema nervoso, endocrino, circolatorio, respiratorio, immunitario, ecc.) che svolgono specifiche funzioni e concorrono al mantenimento della vita.
L’albero genealogico, inteso come sistema familiare, è composto da diversi elementi, è un sistema aperto ed in espansione, che cerca continuamente l’equilibrio e l’auto-regolazione cibernetica ( di energia ed informazioni). Le informazioni che circolano quindi nel sistema (o nell’inconscio familiare, o anima familiare) risentono di tutte le esperienze più o meno drammatiche vissute dai membri della nostra famiglia di origine: il problema di un singolo elemento si riflette sull’intero sistema e su ogni altro membro di esso.
Attraverso le costellazioni familiari si arriva a mostrare il cosiddetto irretimento: vengono portate alla luce la struttura del sistema e le dinamiche nascoste che ci mantengono legati alla nostra famiglia, che ci fanno appartenere a quel gruppo, che ci spingono ad attuare dei comportamenti che condizionano sia la nostra vita che i nostri sentimenti, senza che questi ci appartengano personalmente.
Secondo Hellinger, esistono 3 leggi fondamentali che governano tale ordine sistemico e che se non vengono rispettate generano forme di irretimento: appartenza, ordine, equilibrio.
La legge dell'appartenenza afferma che ogni membro di un sistema familiare ha diritto di farne parte e nessuno, per nessun motivo al mondo, ne può essere escluso.
La legge dell’ordine sacro si fonda sulla consapevolezza che il sistema famiglia si regge su un ordine gerarchico fondato sulla sequenza temporale. In parole povere, chi è nato prima è più grande e gode di più importanza rispetto a chi è nato dopo.
Attenzione a non scambiare questo principio per un’affermazione di supremazia vana e priva di senso. In realtà, l’ordine deve essere rispettato non solo per far funzionare il sistema famiglia ma soprattutto per evitare che chi viene dopo, come i figli, si trovino a dover sopportare e sostenere responsabilità e sofferenza troppo grandi da gestire.
La legge dell’equilibrio infine prevede che i genitori debbano dare amore senza aspettarsi nulla in cambio ed i figli ricevere tale amore con gratitudine e senza giudizio.
Quando queste tre leggi non vengono rispettate, la famiglia diventa disfunzionale e fanno la loro comparsa problemi come recriminazioni, ansia, depressione, fallimenti, malattie, e così via.
Nella direzione trans-generazionale, ovvero nella considerazione delle memorie psico-biologiche tramandate dalle precedenti generazioni e dell’importanza dell’informazione familiare inconscia, la psicologa e psicoterapeuta francese Anne Ancelin Schützenberger (1919-2018), delinea la psicogenealogia (o psicologia transgenerazionale).
Che abbia matrice più psicologica, più filosofica, più antropologica o più biologica, l’approccio transgenerazionale alla psiche si ricollega allo sciamanesmo ed al culto degli antenati .
Per approccio transgenerazionale si intende la volontà di considerare il progetto di vita di un individuo come frutto dei compiti di compensazione del destino familiare che egli ha ricevuto fin dal momento del suo concepimento. Il concetto di progetto di vita, definito da alcuni autori “progetto senso” è un tema centrale dell’approccio transgenerazionale.
L’influsso degli avi sul nostro progetto di vita è evidente. Un figlio non viene concepito, atteso e generato solo per se stesso, ma per obbedire a sogni e desideri il più delle volte inespressi o irrealizzati del clan familiare. Sul figlio i genitori proiettano sogni e aspettative talvolta inconsce.
Il mancato adempimento delle missioni di compensazione assegnate dal clan familiare crea un conflitto interiore che spinge l’individuo a manifestare una sorta di auto boicottaggio che gli può provocare danni ingenti.
L’impossibilità di godere i frutti del proprio benessere economico o la difficoltà a realizzare un benessere economico, una bocciatura a un concorso importante, una rinuncia agli studi, problemi di inserimento nel mondo del lavoro, “fatalità” che fanno effettuare investimenti sbagliati, portano a fallimenti economici, fanno sposare il partner che non si ama o creano difficoltà ai tentativi di formare una famiglia e di generare dei figli, possono essere visti come tanti esempi di auto boicottaggio.
In generale si potrebbe dire che i torti subiti da un avo possono divenire nel discendente missioni riparatrici, i suoi fallimenti possono trasformarsi per noi nell’incapacità di creare relazioni e condizioni proficue, i suoi traumi non risolti in un nostro stato depressivo, le sue sofferenze non elaborate in carenza di fiducia nelle proprie possibilità ed in quelle della vita, lo stress accumulato di generazione in generazione può materializzarsi nelle malattia fisica e nell’impasse psicologica.
Particolarmente pericolosi possono essere gli effetti che riguardano eventi traumatici rimasti segreti, dei quali non si è mai osato parlare in famiglia: tradimenti segreti, figli concepiti al di fuori del matrimonio o figli rinnegati, delitti, condanne segrete, filiazioni segrete.
Il couseling transgenerazionale, nelle sue svariate forme, consente di prendere consapevolezza della programmazione inconscia trasmessa dagli avi e di riprogrammare il nostro inconscio, compensando le missioni riparatrici avute in eredità non più con l’auto boicottaggio, bensì con la realizzazione piena del proprio progetto di vita più autentico.
Nella pratica del counseling transgenerazionale a mezzo delle costellazioni familiari ad approccio immaginale “evochiamo” gli avi e li facciamo vivere sulla scena di uno psicodramma. Le vicende occorse agli avi sono registrate nella memoria del clan familiare in modi simbolici. Questi simboli sono energie, vincoli emotivi che, in un certo senso, “programmano” il progetto di vita dei discendenti. In altre parole, gli eventi del passato vengono recepiti in senso simbolico come forze ricorrenti capaci persino di potenziarsi passando di generazione in generazione.
Durante lo svolgersi dello psicodramma i partecipanti impersonando gli avi ne evocano le emozioni così come esse sono state registrate nella memoria del clan familiare e tramandate.
Colui che ha chiesto di mettere in scena la costellazione assiste a questa trasposizione e se ne sente innalzato. Qualunque sia la storia che egli aveva da raccontare, qualsiasi sia il passato che gli sta alle spalle, esso diviene, nel suo sentire, un solido piedistallo, un trono sul quale la sua vita può reggersi e innalzarsi.
Ecco che allora i nostri avi non ci stanno più sulle spalle come misteriosi sacchi da trasportare, ma divengono l’humus da cui traiamo il nutrimento, qualsiasi sia la loro storia, qualsiasi i fatti che gli sono attribuiti e le emozioni che vi sono associate.
La differenza tra l’avere un “passato che pesa” ed avere un “passato che sostiene” si può anche misurare in termini di ansia. Il “passato che pesa” o il “passato che non c’è”, il non detto, il trascurato, il passato rimosso, ci fanno sentire “staccati dal ramo”, in balia del vento. Il “passato che sostiene” ci consente l’intera percezione dell’albero da cui proveniamo, ci fa sentire un senso di continuità con le radici, ci ancora alla terra, nobilitando la nostra esperienza.
Le Costellazioni Familiari Cristalline
Le costellazioni familiari cristalline riuniscono tutte le conoscenze e pratiche energetiche esposte fin qui.
La tecnica consiste nel creare la propria costellazione familiare tramite cristalli , invece che con un gruppo di persone, e nel mettere in scena e rendere visibile e comprensibile il campo energetico sistemico familiare, e di trasformarlo, sfruttando le proprietà energetiche ed i movimenti dei cristalli.
Si può creare la propria costellazione familiare cristallina per qualsiasi tipo di situazione che si è interessati ad indagare e migliorare nella propria vita, che si tratti di lavoro, di sentimenti, di salute.
Inoltre possiamo fare costellazioni cristalline anche per i nostri animali domestici, e per situazioni che riguardano direttamente loro, e che indirettamente come loro padroni riguardano ovviamente anche noi.
Benefici delle costellazioni familiari cristalline
Le costellazioni familiari cristalline in generale ci permettono di sentirci più liberi, leggeri e consapevoli non solo di noi stessi ,ma anche di tutte le dinamiche che influenzano la nostra vita, le nostre interazioni con gli altri e le dinamiche con cui ci rapportiamo agli eventi della vita stessa.
Non si tratta però solo di ottenere risposte e maggior chiarezza, ma di ottenere più consapevolezza, che è già di per sè qualcosa di trasformativo, perchè ad un diverso livello di coscienza corrisponde un diverso livello di realtà, per cui ogni volta che aumentiamo la nostra consapevolezza stiamo concretamente modificando la realtà che andremo a sperimentare ed attirare nella nostra vita quotidiana.
Si trasforma inoltre anche ciò che non comprendiamo razionalmente della situazione che mettiamo in scena con la costellazione familiare cristallina, anche ciò di cui non diventiamo immediatamente consapevoli tramite la costellazione o di cui non saremo forse mai consapevoli, che però cambia forma ed energia nel nostro inconscio e nel campo del nostro sistema familiare, grazie al fatto stesso di essere stato messo in scena ed incarnato dalle energie e dalle proprietà dei cristalli utilizzati.